2008-04-24

L'altra faccia della parola "mummificato"

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2 Commenti:

Alle 24 aprile 2008 alle ore 19:21 , Anonymous Pasquale Pignalosa ha detto...

Cucinare è come dipingere, richiede la stessa conoscenza delle tradizioni, una propria creatività, il gusto dell'azzardo e la consapevolezza del risultato mai pienamente raggiunto. Una regola per me fondamentale è quella di mangiare comunque quello che si è prodotto e rendersi conto del perchè è venuto così male. Per aspera ad astra (citazione dal tedesco...)

 
Alle 28 aprile 2008 alle ore 18:04 , Anonymous Lord Brummell ha detto...

Spero che tu non ti riferisca al mangiare il quadro.
Ricorderebbe un po' il cappello di Rockerduck.
Una soluzione alternativa è utilizzare ciò che si è cucinato per mummificare se stessi, a propria volta.
Una sorta di fusione panteistica col sugo, tipo "La pioggia nel pineto", per intenderci.

 

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