Asportiamo le pizzerie da asporto
Caro Emma,
dimmi la verità, tu controlli ancora la buchetta della posta? Te lo chiedo perché io non so più se devo continuare a farlo oppure no. Infatti tutte le mattine mi avvicino alla piccola cassetta con una vorace ansietà, come di chi si aspettasse una piccola lettera d'amore, un cartoncino giallo con l'indirizzo scritto a mano, o quantomeno, un pacco bomba, così tanto per darsi un tono.
E invece, mio caro Emma, nella mia buchetta si è formata una pila piuttosto considerevole fatta solo di foglietti colorati che annunciano l'apertura, lo sconto promozionale o il cambio di gestione di una pizzeria da asporto. Ce ne saranno ormai centinaia nella mia zona, di pizzerie tutte uguali, con il banco protetto dal vetro, macchie di verdure sparse qua e là, un cassiera pugliese, terzo anno DAMS cinema. Io caro Emma divento pazza se penso alla mia casa presa d'assedio dalle pizzerie d'asporto. Sento l'odore di finto origano che mi accompagna dalla mattina alla sera, si insinua nella mia camera e mi tenta con la caloria da carboidrato di casa nostra che poi tanto male non fa, dalle 8 alle 8.
E invece, caro Emma, io penso che facciano malissimo, queste pizzerie d'asporto, fanno male alla salute, ma soprattutto alla fantasia. Vuoi mettere affacciarsi alla finestra e vedere un fioraio mistico, una parrucchiera grassa, un altrettanto grassa panettiera, un fruttivendolo arrapato, un agente immobiliare ridanciano, un tabacchino astemio?
Io non ne posso più, caro Emma, delle pizzerie d'asporto, e la mia buchetta della posta uno di questi giorni la faccio brillare, lo giuro.
Aiutami anche tu ad asportare le pizzerie da asporto.
Saluti,
Mag
Etichette: correspondence
3 Commenti:
uuuu. credo che a Freud piacerebbe commentare questo post.:))))
Ho pensato più volte di fare qualcosa anche io per loro, ma poi ho lasciato perdere.
Mi sono anzi concentrato sul loro aspetto (dei pieghevoli e delle pizze), li sto collezionando e un giorno pubblicherò questa macabra collezione di fotografie di pizze scariche e parole come PANPIZZA o ROTOLINO.
Restisti, anzi Mag, quelli più belli tienili da parte per fare una donazione alla nascente Collezione Emmaboshi.
Cara Mag,
Ho l'impressione che schiere di tredicenni con paghetta a 20 €/settimana vorrebbero la tua testa su un vassoio d'argento (o per lo meno su cartone di pizza...),
A presto,
LB
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page