2008-10-24

Aspettare la propria faccia

Porca miseria Emma, mica lo sapevo che c'eri anche tu in quel posto? Se no ti avrei pregato di farmi un po' di compagnia....Sono stata ad aspettare su quelle orribili sedie di plastica tutto il pomeriggio. Ho letto anche delle riviste di nuova concezione, non ricordo nemmeno i titoli, ma parlavano di calze smagliate, mariti che tradiscono, donne che mentono. Roba esclusiva insomma. Del resto non sapevo più come impiegare il tempo. Aspettavo, aspettavo e niente. Devo aver passato così almeno tre ore, giuro, nemmeno un minuto di meno. Allo scattare della terza ora un dottore, anzi, a guardarlo bene, sembrava un dottorino, insomma questo dottorino ha fatto capolino da una di quelle porte di truciolato facendomi segno di raggiungerlo, ma senza entrare. Io l'ho guardato, ho sorriso e gli ho fatto notare che avevo aspettato tre ore!Lui non si è nemmeno scusato, quel mascalzone. Mi ha consegnato la mia faccia di riserva ancora tutta imballata ed è sparito di nuovo dietro quella porta.
Devo confessarti una cosa Emma....Anche se quello là, il dottorino, dice che la faccia di riserva è indispensabile, utilissima in tutti quei casi in cui perdi la tua, a guardarla bene questa faccia qua, secondo me, nemmeno mi somiglia.
Devono avermi dato l'indirizzo sbagliato, anzi quello lì, secondo me, non è nemmeno un vero dottore. E'troppo giovane!
Ma allora, caro Emma, dove se la vanno a fare la faccia di riserva così fatta bene tutti quelli là, i Cuffaro, i Mastella, i Lapo, le Carfagna?

Saluti,

Mag

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