* Obama
Obama. Cosa avremmo fatto se non avesse vinto Obama? Esattamente quello che faremo da ora in poi. Niente. E tra poco, ripartirà l'insopportabile querelle di anti-americanismo che troppo spesso scambiamo per intelligenza. Perchè, ammettiamolo, è una piacevole suggestione immaginare che questo tenace democratico possa cancellare con un colpo di spugna i problemi USA - crisi finanziaria e di consenso all'interventismo militare - a colpi di New Deal (Keynes e Roosvelt) e di American Dream (Luther King e Kennedy). Ma si sa, degli italiani si parla male soltanto quando non importa. Quindi andiamo in brodo di giuggiole perchè con Obama le cose (ma quali?) cambieranno (ma come?). Nessuno lo sa. Ma siccome è lui, va bene. Anche a me piace Obama. Fossi stato un elettore USA, lo avrei votato. Senza battere ciglio. Ma se qualcuno crede di essere un po' più ricco di spirito oggi perchè nel Nuovo Presidente vede una sorta di neo-comunista nero (vabbè, afroamericano... scusate), ha sbagliato i suoi conti. Keynes, Roosvelt, Luther King, Kennedy. E Veltroni. E questa sarebbe la novità?
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3 Commenti:
Bè ma qualunque cosa possa fare... in fin dei conti non è già una grande cosa che sia stato eletto? e che l'abbiano votato in tanti?
Lo so, lo so che risulto troppo naif al nostro Lord.
Allora dirò che tra un Veltroni in braghette a Fregene e un Obama sireno alle Hawaii io noto ancora una certa differenza.
E so che questi sono dettagli che anche Lord Brummell non trascura.
Caro Lord,
sempre distintamente,
Giulia
Caro Lord
per una volta mi sento in sintonia con le tue posizioni e ammetto che l'elezione di Obama mi ha lasciato dopotutto indifferente. Oddio, lo preferisco a McCain (Chi?), ma senza illudermi che il suo operato possa davvero portare a cambiamenti epocali. La sua elezione mi pare piuttosto un'operazione di facciata per dare un'immagine nuova agli Stati Uniti, che ormai solo a sentirne parlare in ambito di politica internazionale ed economia la gente si tocca...
D'altra parte essere così ottimisti solo per il fatto che sia afroamericano mi sembrerebbe una sorta di razzismo al contrario: perchè un presidente è nero allora non può essere uno stronzo (o un pupazzo nelle mani dei grandi gruppi economici che ne hanno sostenuto la campagna elettorale)?
In attesa che i fatti mi smentiscano ti invio i miei più vari saluti
Max
Caro Max,
In effetti è piuttosto logico che la terra che ha dato i natali all'individualismo ci racconti sempre le elezioni come uno scontro titanico dove vince il più bello, il più bravo e il più redento. Solo il più redento può fare il redentore. Poi, come spesso succede, c'è chi confonde l'inizio con la fine, le cause con gli effetti. Da qui in poi si vedrà di che pasta è fatto il Nuovo Presidente. L'inizio è buono. Ma a patto di non santificare nessuno, nè di pensare che esista qualcuno che in politica - bianco o nero che sia - può fare tutto da solo. C'era Marilyn Monroe a cantare "Happy Birthday Mister President" a JFK. Era un grande presidente, scelse il meglio sulla piazza!
LB
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