Non ho niente contro Marina Romea, anzi
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Regime. In ogni comunicazione giornalistica si parla di regime. Oramai, come ogni termine, sta subendo una pesante inflazione. Ora, propongo una virata semantica. Nel secondo volume de La storia della sessualità di Michel Foucault la traduttrice ci rammenta che in francese régime significa "dieta". Mettersi a regime = buttare giù pancia+fianchi+gambotte da porcellino, ecc. Anzi, etc. Alla francese. Ora, comprendo che l'idea di regime, oramai monopolizzata dalla simbologia politica ha in realtà a che fare con la regola. E dunque con la limitazione dell'uso dei piaceri. Appunto, Foucault. Se le pratiche di limitazione dell'eros sono quella economica, erotica e - appunto - dietetica i conti tornano. Sarà per questo che il regime prevedeva le purghe?
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complimenti... al più presto commenterò adeguatamente... (ma lo sai che a parlare di questi argomenti ed in questo modo la ggente si spaventa e ti evita?)
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Alcuni dei 37 pannelli che compongono la mostra, che ho progettato insieme a Fabio Boni e ADA.
Etichette: questo l'ho fatto io, tramite ADA
Ecco il primo dei progetti che ho seguito qui a D-sign.
Etichette: questo l'ho fatto io, tramite D-sign
Risulta piuttosto difficile parlare di musica, soprattutto quando se ne capisce poco o niente e quando non si è capaci neanche di suonare il campanello.
Parlare di generi, classificazioni è ancora più complesso, anche perchè spesso è difficile classificare le cose, e molte volte è anche inutile.
Proviamoci, per gioco e senza troppa cognizione di causa... non prendiamoci troppo sul serio.
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Da padrino che tiene a battesimo direi che è un inizio elettrizzante. A domani con un post sull'emo. LB
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Zane è un webdesigner coi fiocchi, ma anche un ex skater, new punker, scatto fisso addicted e, in questa sede, grande esperto di musica indierock/noisepunk/freemandela anni Novanta e Duemila della quale ci aiuterà a indicizzare e capire i mille sottogeneri, grazie alla verve tipica della Provinzia Autonòma de Bulsan da cui proviene.
Etichette: «Sottogeneri»
Grazie mille Lele, troppo gentile nella presentazione e nel benvenuto! (piccola precisazione: ex inline-skater di basso livello)
Dopo la benedizione del lord mi sento pronto per il primo post che arriverà a breve...
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Ecco cosa mi si è parato davanti ieri sera a Ferrara.
Un show coi fiocchi.
Un personaggio totale!
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Il mio fruttivendolo e verduraio di fiducia aveva una piccola zucca. L'ho comprata ed ho realizzato questo piatto. Premetto che la zucca era piccola, tonda, verde e dura da morire. La polpa ha cotto invece in cinque minuti e non è risultata semolosa come quella, tipica dell'Emilia Romagna, adatta a fare i tortelli.
Allora ho mondato la zucca, l'ho tagliata a tocchetti e l'ho messa a bollire coperta a filo d'acqua con uno po' di cipolla e dei gambi di prezzemolo tagliati a pezzetti. Quando la zucca è arrivata a cottura ho passato il tutto con il minipimer ottenendo una purea abbastanza fluida e non granulosa (dipende dalla qualità della zucca).
Intanto ho fatto una brunoise di scalogno, l'ho fatta appassire in poca acqua calda e quando l'acqua è evaporata del tutto ho aggiunto dell'olio extra vergine e ho fatto imbiondire a fiamma bassa. Poi ho aggiunto dei calamari tagliati a strisce lunghe tipo tagliatelle e i relativi ciuffetti di tentacoli,. con fiamma vivace e cuocendo per tre minuti. Le tagliatelle di calamaro in cottura si arrotolano e diventano delle spirali (grande!). Ho eliminato i calamari dalla padella e li ho messi in caldo.
A questo punto ho aggiunto la purea di zucca aggiungendo un cucchiaino di curry e, a fiamma bassa, ho fatto ridurre di un terzo. Ho aggiustato di sale, ho spento il fuoco ed ho aggiunto pochissimo peperoncino in polvere: ci deve essere un che di piccante ma in lontananza, senza coprire gli altri sapori.
Ho quindi scolato i paccheri (di Gragnano) e li ho fatti saltare a fuoco vivace in padella con la purea ristretta e i calamari. Dopo un paio di minuti di insaporimento ho servito il piatto spolverandolo di erba cipollina tritata. Fantastico.
L'estate e l'afa (tanto cara ai pessimi telegiornali italiani) non mi fermano...
Keep cooking!
Etichette: {Retrogusto}
Da formica ho vissuto mille anni
e nessuno non si è accorto
perché noi formiche siamo tutte uguali.
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Condivido questa clip (guarda caso della Tv pubblica inglese) in direzione di Tamp.
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