2008-09-30

Torino dalle bocce d'oro


17 febbraio 2004

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Alle 2 ottobre 2008 alle ore 15:59 , Anonymous Anonymous ha detto...

mi ricorda qualcosa

 

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2008-09-29

Le mie serie TV preferite

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2008-09-28

La cucina italiana: Ranocchi

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2008-09-27

Mixed spirituality and chess pieces on a russian display in Buda


Dai polverosi archivi fotografici di Emmaboshi, oggi spiritualità

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2008-09-26

Squadra d'assalto Boshi 1, Milano

Squadra composta dai qui raffigurati Emmaboshi ed Eileen Gray in missione Milano.
25 settembre 2008.
L'uomo più incartolato della serata. Con cappellino da ciclista d'epoca e una felpa optica quanto basta.

Si finisce per conoscere meglio i camerieri che i Vips.

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Alle 26 settembre 2008 alle ore 14:29 , Anonymous Anonymous ha detto...

Beh quindi avete fatto conoscenze? Bravi bravi! quel tipo con l'occhio sulla maglietta sembra davvero un concentrato di buongustaio, bambino cresciuto e chissa forse l'emozione della signorina poli che forse si prende gioco di lui o chissa forse era li come lei a bere a sbaffo o come te a fare una presenza lavorativa ma tutto sommato a bere a sbaffo!

Bravi ragazzi! Chissà quale cazzata sta sparando quel tipo dietro il cameriere con la sua Pantofola d'oro preferita in mano.

Intanto l'amico Ziveri continuava a sfornare mobili dopo una giornata anconetana in cui ha visto la crescita e l'andamento della barchetta che gli fa compagnia in questo periodo. E' tutto sotto controllo! Ah Ah

Intanto il collega Selva finiva la sua giornata a Modena in attesa di farsi un'altra bella scazzottata serale!

Alle otto circa il collega Selva mostra, negli spogliatoi della palestra all'amico Ziveri in preparazione per il suo allenamento, il suo labbro spaccato (hey roba da niente) da un colpo ben piazzato di un qualche ragazzone con cui combatte!

FZ

 
Alle 27 settembre 2008 alle ore 23:45 , Anonymous Eileen Gray ha detto...

Intanto le donne a casa ricamavano aspettando silenziosamente ma con il cuore palpitante il ritorno dei loro eroi...

VOGLIAMO VEDERE L'ACCONCIATURA DI BRUNELLA AL MATRIMONIO DELLA MANUUUU

 

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2008-09-24

Omaggio dovuto

Probabilmente è superfluo, forse tutti l'hanno letto ma in ogni caso non posso fare a meno di segnalare il commento di Roberto Saviano sulla strage di Castelvolturno.Il cinegiornale televisivo ovviamente ci mostra solo i nostri politici che, nel 2008, scoprono che l'antistato esiste. Dimenticanza o gratitudine elettorale?

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2008-09-23

Veglia, dal vivo!




La mostra di cui si parla in questo post.

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Alle 24 settembre 2008 alle ore 20:35 , Anonymous Anonymous ha detto...

Bello!

 

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2008-09-20

* Festival


Festival. Al festival della filosofia riaffiora un argomento caro agli insegnanti democratici. Il dialogo, inteso più come prassi che come cultura. Si accompagnano le scolaresche e le si introduce a una didattica diversa, più libera, più creativa, più multidisciplinare. Gli studenti, prettamente liceali, ascoltano la conferenza, applaudendo per lo più le chiose degli oratori sul cattivo operato del Ministro. Bene. Nel momento del dibattito, delle domande da porre agli autori, è tutto un fuggifuggi, un proliferare di disattenzioni varie, per l’appunto mentre ha luogo la prassi (tanto agognata, più dagli insegnanti, che dagli studenti) del dialogo. Occasione smarrita? Forse. Di sicuro, però, se c’è un docente, il discente si rassegna. Tutto chiaro. Se si mescolano i ruoli, si mescolano anche le impressioni. E le impressioni hanno la lingua. Quindi il caos regna sovrano. Questo insegna il festival. Il dibattito, come forma di dialogo, è disturbata dal disordine sistemico. Per meglio dire: gli studenti amano sentirsi filosofi per un giorno, ma per lo più gli piace cazzeggiare. Natura o cultura?

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Alle 21 settembre 2008 alle ore 23:25 , Anonymous Pasquale Pignalosa ha detto...

più che di natura e cultura parlerei di indole e di tendenza al cazzeggio... daltronde da che mondo è mondo la filosofia non aiuta a rimorchiare e nonostante il fatto che la democrazia abbia permesso a tutti di accedere al sapere la stragrande maggioranza della ggente
non sa che farsene...
meglio prenderla con filosofia...
pasquale

 

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2008-09-19

The Office

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Veglia



[Progetto dell'allestimento]
Fotografie di Matteo Serri alla Festa provinciale del Pd di Modena.
Progetto grafico e allestimento.

[Poster-catalogo]

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2008-09-18

Beijing in and out


[Poster-catalogo]

Progetto grafico e allestimento della mostra Beijing in and out di Contrasto alla Festa provinciale del Pd di Modena.
10 fotografi si sono alternati per un anno a Pechino, raccontando la Cina.
Qui sotto il video dell'inaugurazione. Sopra il poster -catalogo della mostra.

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2008-09-17

Articolture

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2008-09-16

Modena Festa di Modena

Festa provinciale del Pd modenese.


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2008-09-15

Conselice oggi

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2008-09-12

Ritornare

Niente di meglio per festeggiare la fine di questa (per me) inutile estate che ascoltare la soundtrack di “Monster of Grace”, l'opera digitale in 3D ideata e realizzata nel 1998 da Philip Glass e dal regista Robert Wilson.
L'opera prevede la messa in musica di alcune poesie del mistico sufi Jalaluddin Rumi (XIII secolo) nella traduzione inglese di Coleman Barks.
I testi sono di una bellezza inaudita. La musica eseguita da un classico quartetto vocale (soprano, mezzosoprano. tenore, basso) e dal Philip Glass Ensemble aderisce perfettamente a tanta bellezza lirica. Peccato non disporre (per ora) del video dell'opera.
Ecco il distico più intenso della raccolta, che vi lascio nella sua versione inglese:
“You're the road and the knower of roads
more than maps, more than love”.
Se volete, cercate il disco e ascoltatelo.

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2008-09-11

* Lucano

Lucano. Avevo un pro-zio (Pino, ma che in quanto pro-zio chiameremo pro-Pino) che gestiva un bar. In un bar di paese, nella Romagna degli anni Sessanta, un immigrato lucano era esotico come un dissidente palestinese, un monaco birmano, un esule cileno. Il suo linguaggio manteneva l’accento di provenienza, ma era un riflesso identitario e – se non ci si capiva – spesso dietro c’era la volontà di non capirsi. Situazione. Lucano: (pro-)Pino, mi faresti un thé? (pro-)Pino: Sicuro! Passano cinque minuti. Torna (pro-)Pino, con l’ordine: Prego, è pronto il suo toast! Lucano: Ma (pro-)Pino! Ti avevo chiesto un thé! (pro-)Pino (confuso, si rianima): Dai, dai magna magna, maruchén! Non c’era offesa, solo ironia e un velo di imbarazzo che induce a rilanciare la conversazione. Il punto è: per evitare equivoci, cosa avrebbe dovuto ordinare il cliente? Come nasce, la pubblicità del famoso amaro? Non è contro il logorio della vita moderna (Cynar), che vogliamo il meglio (Lucano)?

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2008-09-09

Il disegnino ritorna


Facciata di Santa Maria della Pietà a Palermo

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2008-09-06

I'm a spaghetto

Lusingato di essere stato incluso in Spaghetti grafica - Contemporary italian graphic designers.
Una mostra prima, e un libro poi, con i migliori lavori recenti di grafica dei designer e studi grafici italiani, selezionati dal Ministero della Grafica attraverso un concorso nazionale aperto che ha visto partecipare più di 150 studi con oltre 500 progetti.
Pubblicato e distribuito da DeAgostini in tutto il mondo.


Bella Moltheni!

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2008-09-05

Lo Spasimo di Palermo

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2008-09-03

* Natura

Natura. Di ritorno a Bologna ho notato con costernazione la morte delle mie piante aromatiche. Il guaio dell’abitare soli. E che nessuno ri-proponga il tema dell’abbandono degli animali. Qui si parla di rosmarino, di salvia, di maggiorana. Morta la maggiorana, un arbusto si erige sul suo terriccio agonizzante. Classico, le erbacce non hanno bisogno di noi. Da qui, una riflessione. I movimenti naturisti che si alternano nel corso dell’evoluzione del pensiero, hanno un denominatore comune. Il terreno. Proliferano quando la fiducia nelle capacità positive degli esseri umani scende ai minimi storici. Il Walden di Thoreau, L’attimo fuggente, Tolkien e gli agriturismo. Ma siamo sicuri che la natura sia – in sé – così buona da costituire un rifugio dal (dis)umano? E se è un rifugio per tutti, che ne è della natura? Non è la morale di Into the Wild?

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Alle 4 settembre 2008 alle ore 12:02 , Anonymous Anonymous ha detto...

Infatti, caro Lord, la massaia, nella storia della sopravvivenza del soffritto durante il periodo vacanziero (una storia molto breve del resto), ha elaborato due soluzioni pratiche in risposta alla sua più intellettuale sfiducia nell'umanità:
1) la soluzione "ricovero". Si tratta di portare fisicamente il soffritto ancora in buono stato presso una buona anima che se ne prenderà cura nel periodo di assenza. Si pratica quando il materiale da traslocare non supera la dozzina di vasetti, tutti di piccole-medie dimensioni. Al momento il ricovero "giardino della nonna" gestisce, per farle un esempio, sei gerani, una salvia, una pianta misteriosa e due basilichi.
2) la soluzione "chiavi in mano". Si pratica per soffritti molto ingombranti o per soffritti-sitter motorizzati e disposti a annaffiare regolarmente il soffritto presso l'interessato.
Per concludere, l'anno prossimo portami il soffritto.
Non sopporto vedere maggiorane agonizzanti...
Giulia

 
Alle 5 settembre 2008 alle ore 09:14 , Anonymous Carla ha detto...

io ho basilico, mentuccia, erba cipollina, prezzemolo e un'altra pianta di cui non so il nome agonizzanti sul davanzale, e non sono nemmeno andata in ferie...
sarà forse perchè ho perso tempo a leggere "nelle terre estreme"?

 
Alle 5 settembre 2008 alle ore 12:06 , Anonymous Emmaboshi ha detto...

Quello, Carla, è colpa di sto buco dell'azzòto

 
Alle 2 ottobre 2008 alle ore 22:24 , Anonymous p.s. ha detto...

prima di tutto brum io penso che la morale di into the wild sta nella frase "la solitudine è bella solo quando viene condivisa", non penso che il film voleva parlare tanto di natura in se quando di isolamento dell'individuo. La natura, non è buona ne cattiva. è semplicemente naturale. siamo noi che diamo la forma al diamante per farcelo sembrare più bello. Cerchiamo di acculturare la natura. E secondo me tentiamo troppo. Stiamo dimenticando che anche noi siamo parte di natura.

 
Alle 6 ottobre 2008 alle ore 09:54 , Anonymous Anonymous ha detto...

Sonoi d'accordissimo.
In effetti cerchiamo di dare simboli alla natura da sempre, quando invece è la natura stessa a suggerire gli elementi che noi traduciamo in icone, immagini, perversioni e via dicendo.
Per l'isolamento dell'individuo etc. etc. lo so, ti ricordo che effettivamente è roba che conosco e che il post era semiserio.
A proposito, mi pare che "Into the wild" sia una immensa citazione del Walden di H. D. Thoreau, peraltro ripreso anche ne "L'attimo fuggente".
Quindi, come vedi, niente di nuovo.
A mercoledì, per un altro post.
LB

 

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2008-09-02

Segesta

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