2009-01-27

Savor - Ricordi, ricette e filmati per tramandare la cultura modenese

Grazie ad ADA ho curato il progetto grafico e l'impaginazione di Savor - Ricordi, ricette e filmati per tramandare la cultura modenese (Edizioni Artestampa).


Un volume, con allegato DVD, frutto di una lunga ricerca promossa dalla Provincia di Modena e condotta da Slow Food attraverso il territorio della provincia di Modena.
Le rezdore raccontano e realizzano i piatti della tradizione parlando della loro vita.
 Cito dalla presentazione:
Trentasette ricette tipiche modenesi, note e meno note, descritte e filmate dall’inizio alla fine, in una sorta di scuola di cucina della tradizione. E ai fornelli non ci sono cuochi professionisti, ma autentiche rezdore modenesi che hanno aperto alla telecamere le cucine delle loro case, con entusiasmo e semplicità. Il volume trae origine dal progetto Storie di terra e di rezdore, promosso dalla Provincia di Modena e realizzato da Slow Food Italia. Oltre duecento protagonisti della tradizione agricola e gastronomica modenese sono stati intervistati e ripresi mentre realizzavano dal vivo – improvvisando, senza trucchi o effetti speciali – ricette che si trasmettono di generazione in generazione.
A cura di Antonio Cherchi, Elodie Drago, Nico Lusoli
Prefazioni di Emilio Sabattini, Andrea Landi, Carlo Petrini

Collegato a questo progetto, un imponente sito internet, attualmente in lavorazione, dove sarà possibile guardare le protagoniste all'opera.

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2009-01-25

Black dice a Netmage, inascoltabili e bellissimi


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2009-01-20

Non farmi perdere tempo, ovvero, organizzarsi in modo che le cose funzionino

Scopro un mondo dietro l'arte del getting things done leggendo questo articolo di Chris Hardwick per Wired.


Parte fondante di questo universo è sicuramente Julie Morgenstern, autrice del best seller Never Check E-Mail In the Morning. Di lavoro è time manager e a quanto pare negli Stati Uniti ha avuto grande successo
Per fortuna la parola morning del titolo si riferisce solo alla prima ora della giornata lavorativa, come apprendo da questa intervista.

Per aggiungere carne al fuoco in questo intervento alla CNN mi parla di 4 punti:
delete, delay, delegate, diminish.

E se non posso eliminare? E se non posso ritardare? E se non posso delegare? E se non posso ridimensionare?
Troppi 'e se non posso'. Bisogna crederci in queste cose, sennò...

Poi ritroviamo la nostra beniamina in questo video in cui si esercita, per metà nello svuotare il suo guardaroba da vestiti di dubbio gusto, e per l'altra in palestra, impegnata in movimenti elastici che rievocano situazioni dinamiche da spot di assorbenti.

Questa sera è andata così, monotematica, come la sera in cui mi concentrai su Sgabanaza
Domani provo a mettere in pratica questi consigli, anche se ora mi si sono confusi tutti nella testa.

Avrà poi senso non controllare la posta in ritardo, la prima ora del mattino?
O devo delegarlo a qualcuno al quale io possa eliminare le email superflue?

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2009-01-19

* Faccialibro

Faccialibro. Anche il vostro beniamino Brummell è rimasto folgorato da Facebook (letteralmente “faccialibro”, anche se qualcuno meno incline al letteralismo traduce “interfaccia”). Insomma, mi trovo su faccialibro e tra le richieste di amicizia scorgo quella di un ex compagno di scuola. Non ci vediamo da 15 anni. Lui adotta responsabilmente un atteggiamento cortese e affettato. “Come va, Brummell?” Un po’ nostalgico. Io gli chiedo: “Ostilà, Gerlando! Sei incinto? No, perché tutte le nostre ex compagne di classe lo sono!”. Poi, mi sovviene un dubbio. Non era Gerlando quello in paranoia per la panza? Penso sì. Infatti non risponde più. Eh, Gerlando, Gerlando… Perché farsi mettere incinto, dico io, se hai la paranoia della panza?

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3 Commenti:

Alle 19 gennaio 2009 alle ore 14:31 , Anonymous Pasquale Pignalosa ha detto...

caro Brummelluca, mi dispiace contraddirti ma facebook in italiano vuol dire "il libro dei fessi" o in italo napoletano "il buco fesso"... come vedi feisbux ti apre un mondo... da quando mi ci sono infilato quanti spettri sono emersi dal nulla in cui la mia memoria li aveva relegati...
per aspera ad pederastra

 
Alle 21 gennaio 2009 alle ore 10:01 , Anonymous Anonymous ha detto...

Condivido in pieno, ma preferisco ritornare al più filo-cartaceo "faccialibro". Che è anche una speranza per i sans papier, tra l'altro. Il tema degli spettri di cui mi parli è assolutamente azzeccato: credo ce ne siano di tanti tipi. Quelli venuti dal passato, certo. Ma anche quelli più subdoli, che ricalcano personalità difficilmente digeribili, ma alle quali ignorare l'amicizia sembra essere un crimine comunitario...
Che dici?
LB

 
Alle 21 gennaio 2009 alle ore 17:32 , Anonymous Pasquale Pignalosa ha detto...

è vero... e proprio per non avere negato il visto ad una di queste personalità che ora mi ritrovo sommerso di inviti a eventi del PD...
che noia...
mai che ti chieda amicizia una trop model, magari orientale...

 

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2009-01-18

{Case d'altri}

A casa di Alice

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2009-01-14

Prima festa sulla neve


Ho realizzato con ADA il look della prima festa sulla neve del Partito democratico modenese, con un tocco da illustratore vintage.

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2 Commenti:

Alle 14 gennaio 2009 alle ore 23:28 , Anonymous p.s. ha detto...

bellissimo questo manifesto. bravo bosci

 
Alle 15 gennaio 2009 alle ore 10:45 , Anonymous Anonymous ha detto...

è super bello! Complimenti
Giulia

 

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2009-01-11

Nau 2009 eghein

Sciaron: E se poi rimani incinta e fai un figlio, come lo chiamavi?
Gessica: Non lo so… se è un maschio lo chiamavo… Samuel…
Alissa: Non mi sembra un gran nome, è più bello Giordan…
S.: Giordan è un nome andicappatissimo…
A.: Vabbè, non ti incazzare… è così per dire…
S.: E se era una femmina?
G.: Fammi pensare…
S.: Tempo scaduto!
A.: Falla pensare, ahò, che mica è facile trovare il nome per la bambina…
S.: Allora?
G.: Sono indecisa fra Penelope e…
A.: Ma che, gli dai il nome di tua nonna?
G.: Mia nonna non mi ricordo neanche come si chiamava…
A.: Si chiamava Concetta…
G.: Concetta sarà tua nonna, cretina…
S.: E basta! Allora sto nome?
G.: Ecco, se era femmina la chiamava Alissa che ho già capito che sta creatura
era un po’ stronza…

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2009-01-09

Il tempo

Con l'avvicinarsi dell'inverno il buio si faceva prima del dovuto e ciò impediva alla madre maestra della vergine immediata(con la cadenza sulla i) di vedere le cose come in luce lo erano. Le lancette del suo orologio erano scure e si confondevano con lo sfondo anch'esso nero. Cosi madre maestra decise di darle una verniciata. Il meccanismo cinese movimentato da una mini stilo AA non era preparato per un simile ritocco e si trovò con le lancette estremamente pesanti. Il risultato era significativo. La lancetta dei secondi percorreva la prima metà del giro in caduta libera impegnando per tale tragitto poco più di un secondo. Per la seconda metà si arrampicava come per la sopravvivenza del tempo stesso e recuperava il tempo perso nella caduta. In verità, il minuto era compito senza ritardo.

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1 Commenti:

Alle 12 gennaio 2009 alle ore 11:11 , Anonymous Anonymous ha detto...

Che bella storia! Anche il mio orologio avrebbe bisogno di una lancetta nuova...
Giulia

 

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