L'uomo Pitti, una serra
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Caro Emma,
ieri sera sono stata a Sala Bolognese, o meglio, un manipolo di amiche mi ha trascinato ad un concerto punk di Sala Bolognese. Mi hanno detto che andavamo a sentire un gruppo punk di quelli cattivissimi, con le magliette nere, le donne anoressiche e senza seno, e gli immancabili anfibi pesanti col carrarmato in cauciù. Mi hanno detto che si poteva anche bere la birra fuori e allora, basta, ci sono andata.
La birra però l'ho bevuta tutta d'un sorso, per non sentire i testi delle canzoni del gruppo che, ahimè, erano in italiano. Così ho scoperto che il nuovo punk ce l'ha ancora con la televisione e il sistema, e si procura numerosi piercing tra capo e collo per fare più paura.
Chissà cosa avranno pensato dei miei pantaloni bianchi di lino e della mia camicetta a fiorellini...Di sicuro mi avranno preso per la mamma del batterista Gabòn. "Caspita si porta bene i suoi 55 anni quella tettona della mamma di Gabòn", avranno pensato.
A metà del terzo pezzo ero spacciata. Cercavo di fare gli occhi dolci per ottenere un passaggio verso casa, ma in quegli ambienti lì con gli occhi dolci ottieni poco, come puoi immaginare.
Allora ho pensato alla cosa più cattiva, più punk, più contro-il-sistema che mi veniva in mente e improvvisamente...la folgorazione!! Black soap di Trenitalia!! Solo grazie al Black Soap qualcuno mi avrebbe dato un passaggio verso casa.
C'ho provato, tutta la notte, a dire "Ehi, se mi porti a casa ti faccio vedere una cosa cattivissima, il Black Soap Ferrovie dello Stato".
Niente da fare. Mi è toccato aspettare che l'intera band finisse pure di giocare la partita di calcetto saponato, dopo il concerto.
Il sapone poi, quello che insaponava il pavimento del calcetto, sai com'era? Era bianco, schiumoso e profumato...Ti rendi conto? Come si fa a fare i cattivi, con quel sapone lì?
W le Ferrovie dello Stato, omaggio al punk, al pulp e allo splatter cattivissimo.
Saluti,
Mag
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Veronica torna in azione con delle mini torte al veleno.
Carota, menta/cioccolata, ciliegia.
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Tu....diventi pallida!!
Per una volta so rispondere ai tuoi interrogativi!
Lode a te, candido Brummel!
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Progetto grafico della campagna realizzata con ADA per il Comune di Soliera.
Pensata con Fabio Boni e Roberto Serio. Cito dal testo di presentazione.
Abbiamo voluto centrare spudoratamente l’obiettivo girando in positivo l’affermazione che una comunità sana deve fare propria rispetto a messaggi e percezioni che danno spazio all’insicurezza. Dunque “Soliera Niente Paura” non è solo l’enunciazione rassicurante dell’istituzione ma è un’affermazione di cui si impadroniscono i cittadini. Per questo abbiamo aggiunto la specifica “azioni positive” e scelto un carattere rotondo e specifico su un campo di colore unitario in modo da disegnare così un vero e proprio logo da associare anche alle successive comunicazioni sullo stesso argomento, da applicare nei cartelli dei parchi, in prossimità delle scuole, ecc. con la possibilità di veicolare messaggi diversi in ogni situazione. Per lo sfondo abbiamo scelto un verde fluorescente, ossia un colore di per sé rasserenante ma con una forte valenza segnaletica e una luminosità intrinseca.
Etichette: questo l'ho fatto io, tramite ADA
Qui rappresentata, in particolare, la sua casa.
Hai finito il tuo lavoro
hai tolto trucioli dalla scocca
è il tuo lavoro di catena
che curva a poco a poco la tua schiena
neanche un minuto per ogni auto
la catena è assai veloce
e il lavoro ti ha condotto
a odiare la 128
Ma alla fine settimana
il riposo ci fa bene
noi andremo senza pensieri
dagli amici a Moncalieri
La millecento
Hai lasciato la catena
un bicchiere di vino buono
ti ridà tutto il calore
trovi la tua donna e fai l'amore
sei già pronto per partire
spegni tutte le luci di casa
metti il tuo abito migliore e pulito
lasci al gatto la carne per tre giorni
e insieme a una Torino abbandonata
trovi la tua macchina bruciata
La millecento
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[Manifesto 70x100 cm]
Tramite ADA ho curato l'immagine del 42° palio di San Giovanni a Spilamberto dove viene premiato il migliore aceto balsamico tradizionale.
[Invito]
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non sempre. quantomeno il ricordo
della cazzuola è sopravvissuto
come ready made pascoliano.
p.s. per colpa tua, mentre stavo scrivendo le tre righe precedenti, ho litigato con la mia metà che ha detto: ma che razza di cazzuola era? non lo sa questo (cioè tu) che le cazzuole sono sempre sporche di cemento?
risposta mia: sei proprio pragmatica...
il seguito lo ometto...
a tuteler
Si se penso alla prima volta che vidi un preservativo, per caso, per terra, ero in prima media, pensai che fosse un palloncino sgonfio, qualche tempo dopo qualcuno mi spiegò la funzione oggettiva.
NO. Penso al seno di donna, ad un bel culo.
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Per chi non è potuto essere il 24 maggio all'inaugurazione del Museion a Bolzano.
Aspettando Manifesta 7.
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2005. Due mie fotografie sono diventate due inserzioni per il (fu) freepress Portaci.
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caro Brummel
non c'è proprio niente da fare. le mamme italiane sono così. Il fatto è che, come immagino, tua madre sia ancora giovane. Col tempo invece...
ma non voglio rovinarti la sorpresa.
Sono convinto che il complesso di Edipo (a rovescio)ce l'abbiano loro... come si chiamerà, il complesso di Giocasta?
a si? è giovane? scherzo... bravo Brum. ottimo post. sono d'accordo - le mamme sono delle entità
attendo ancora il post sugli effetti devastanti degli arrosticini mischiati a vino, vino, vinooooo.......
la mia di mamma direbbe: "non fare come tuo padre"...
quanti complessi mi verranno?
a presto!
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Ciro Fufi dal Monte (nella foto) si è scoperto essere il vero spin doctor del nostro Pasquale Retrogusto Pignalosa.
Sgomento in redazione.
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premesso che Ciro Foofy non ha gli occhi da zombie ma azzurri e belli e che la foto è stata verticalizzata (lui riposava sul divano in orizzontale) devo dire che NO, IL RAGAZZO NON E' NORMALE... Tutti i post li scrive lui, tranne quelli di cucina.
A tut e leer
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Caro Emma,
oggi corrispondo dalla cucina di casa mia. L'ho promesso al Pignalosa ed ecco qua la mia ricetta: riso al vapore con pollo a cubetti.
Per fare un ottimo riso al vapore con pollo a cubetti è necessario prima di tutto avere una vaporiera, cioè una pentola con i buchi per far passare il vapore che viene dall'acqua bollente contenuta nel fondo della speciale pentola.
Insomma quando tutto inizia a bollire, cioè quando la pentola inizia a bollire, nel senso che vi sembrerà che la pentola stia per prendere il volo dentro una nuvola bollente e umida, solo allora aprirete il coperchio! I miopi dovranno considerare l'eventualità di un appannaggio totale delle lenti degli occhiali, quindi tenetevi vicino un panno morbido per pulire i vetri degli occhiali, ma mentre li togliete fate attenzione a non rimanere accecati dalla suddetta nuvola di vapore bollente che cercherà di insinuarsi dentro alle vostre povere pupille miopi.
Dicevo, una volta aperto il coperchio buttateci dentro due manciate di riso e un bicchiere di acqua che avete fatto bollire a parte in un piccolo pentolino. Se prendete il bicchiere con l'acqua bollente con le mani vi scottate di sicuro, come minimo vi cade il bicchiere e si frantuma sui vostri piedini, quindi prendete la misura di un bicchiere di acqua prima di versarla nel pentolino dove andrà a bollire, ma poi pure il pentolino tiratelo su con una presina. Ci siete?
Dunque avete messo il riso e l'acqua bollente nella pentola bollente, ora aggiungete un pizzico di sale e aspettate. Intanto tagliate il pollo a cubetti.
Non mescolate mai il riso, fidatevi, e aprite il coperchio solo 10 minuti più tardi per ammirare la vostra fragrante massa di chicchi bianchi! A quel punto trattenete l'eccitazione giusto il tempo necessario per versare un po' di olio extravergine, mescolare velocissimi prima che tutto si attacchi alla pentola e versate in un piatto da portata. Spolverate di parmigiano.
Ora potete mangiare il riso, ma solo se intanto avete messo nella stessa pentola di prima anche i pezzetti di pollo con qualche aroma e sale.
Se però avevate in casa due vaporiere potevate fare tutto contemporaneamente e mangiare il riso con il pollo di fianco, ma credo sia già strano averne una di vaporiera, due mi sembra un po' da esauriti, no?
Allora quando avete finito il riso c'è il caso che il pollo sia pronto. Estraete e versate sul piatto.
Colite, gastrite, virus intestinali, mal d'amore, malinconia, cagotto e vomitino, tutto guarirà in pochi bocconi!
Saluti.
Ps: lavate subito la vaporiera, se no i resti si appiccicheranno per sempre!
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carissima Mag
complimenti per la ricetta. L'unico appunto che mi sento di muoverle è che è veramente "sana".
Io per combattere la colite uso i seguenti ingredienti: vino rosso, salame, legumi, ortaggi produttori di gas come il cavolfiore o i broccoli.
Spesso la colite trionfa, ma in questa battaglia infinita qualche volta vinco anch'io e la soddisfazione è grande...
in effetti l'unica vera cura per la colite è essere felici...
baci
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Quello che noi pensavamo fosse un venditore di rose si scopre fosse una spia del cosiddetto quotidiano Libero che sta tenendo d'occhio il nostro Brummell da tempo, per riuscire portarlo al cospetto di uno dei suoi punti di riferimento, Oscar Giannino.
L'ho fermato prima che potesse spedire la qui presente immagine alla dannata redazione.
Pericolo scampato o occasione persa di sbolognarci questo impiastro?
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Quando una grande massa di persone si organizza e agisce all'unisono i risultati possono essere importanti.
Balera a Buda di Medicina from Emmaboshi on Vimeo.
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Caro Emma,
in quella giostra ci sono stata. Solo che quando sono arrivata mi sono accorta che i giostrai erano tutti Rom o rumeni, non so, tanto è la stessa cosa no? Almeno così dicono al TG2. Beh mi sono accorta che da piccola non notavo mai tutti quei giostrai Rom, nemmeno mi chiedevo come facessero ad azionare le giostre.
Invece ieri erano tutti lì ad aspettarmi e avevano certe facce incazzate.
Dicevano che da un po' di tempo la gente si è messa in testa che un giostraio deve avere un contratto fisso di lavoro altrimenti non può stare in Italia.
Mi dicevano che invece se un giostraio fa il giostraio lo fa e basta, non è che deve fare un contratto con l'azienda delle giostre. E' un giostraio e basta. Al massimo ti può mostrare la licenza per vendere lo zucchero filato però il contratto quello no perché un giostraio è un libero professionista.
Non ci avevo mai pensato che il giostraio è un libero professionista. Di solito la parola libero professionista mica mi fa venire in mente gente abbronzata, vestita anni '80, con qualche dente placcato in oro e catena 18 carati al collo! Piuttosto mi fa venire in mente agenti immobiliari in grigio topo o al massimo precari artistoidi con Partita Iva!
Io alla fine ho fatto un giro sull'autoscontro e non ce l'ho fatta poi, quando sono scesa, a chiedere: "Ma Rom e rumeni sono due cose diverse, si o no?".
Sono andata via col dubbio... puoi aiutarmi, Emma?
Saluti,
Mag
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rom e rumeno nn sono la stessa cosa. in italia ci sono 45.000 rom di cui 80% sono citadini italiani. altri 20% provengono dall'est europa. da sempre convivono con noi e portano un destino pesante. ma ora che la tv ci dice che sono cattivi noi li consideriamo tali. siamo pecore o no?
la campagna dei cosiddetti mezzi
di informazione contro i non
ariani è ormai ad un livello
insostenibile. mi auguro che,
contrariamente a noi italians-pecore,
i rom, i rumeni, i negri, i marocchini ecc. si incazzino e creino
del serio disordine.
già un banale sciopero delle
badanti manderebbe in tilt questo
nostro bel paese ovile.
oggi il famodo quotidiano IL GIORNALE titolava: ecco le ville che diamo ai rom (o ai rumeni? o ai finocchi? ecc.: prima pagina, apertura a 9 colonne e tre foto.
Sui rumeni non sono abbastanza aggiornato, ma rom e marocchini ne creano già anche troppo, di serio disordine. E per quanto riguarda le badanti direi che la questione va liquidata diversamente.
Sarà anche vero che l'invecchiamento della popolazione le ha rese indispensabili, ma non è che la famiglia dell'anziano possa poi trasformarsi in un'impresa da un giorno all'altro.
Più che di italiani-pecore e revival ariano, da parte mia sarei lieto che la si smettesse con questo piagnisteo da esterofili e ci si rendesse conto che - essendo un fenomeno complesso - l'immigrazione è sia risorsa che problema. Detto questo, credo che il post della Mag non servisse a intavolare una gara a chi è più buono con l'immigrato o a chi è più bravo a stracciarsi le vesti.
LB
Ma certo!Lord Brummel ha colto nel segno. Solo mi sembrava necessaria qualche distinzione e un approccio ironico al problema. Insomma secondo me le pecore senza un buon pastore se le mangia il lupo e io non ci vorrei finire tra le sue fauci! E poi Momak ha fornito dei dati utili e necessari, no? Grazie a tutti per l'attenzione e per i commenti.
volevo solo aggiungere che sono stufo
della campagna organizzata da stampa e televisione che mira a distogliere
i pecoroni o pecoronissimi dai problemi del paese. rimandando a casa gli extra comunitari (poveri), licenziando i dipendenti pubblici ecc. l'itaglia sarà un paese perfetto. che l'ignoranza dilaghi, che i capitalisti selvaggi non riescano più a "rimettere in moto l'economia" per ingordigia, che lo schiavo senza catena rinvedichi la sua voglia di schiavitù...
mi fermo perchè sto esagerando, ma vivo veramente un certo disagio nel 2008 e comunque mi scuso con tutti voi che stimo.
Caro Pasquale,
Mica è necessario scusarsi. Mi pare normale dare segni di insofferenza, visto e considerato che l'insopportabile retorica dell'informazione italiana cerca di vendere come soluzione il reato di immigrazione clandestina che (mi pare evidente!) non farebbe altro che intasare carceri e burocrazia, senza peraltro ri-educare o re-inserire nessuno (ammesso che ciò si possa fare).
Detto questo, è pure vero che abbiamo i nostri poteri personali, per riuscire a discernere tra info e dis-info!
Questa settimana, date trasferte di lavoro varie, ho disertato il blog. Rimedio con doppio post da mercoledì. A presto, caro amico
LB
Torino, 04 giugno 2008
Vogliamo denunciare un grave episodio, accaduto questa mattina, di cui è stata testimone una Mediatrice interculturale di Moncalieri. Alle 08:30 circa, sul bus 67 (capolinea di Moncalieri), pieno di gente che a quell'ora è diretta a scuola o a lavoro, è salita una pattuglia della polizia, ha intimato a tutti gli stranieri di scendere, ha diviso maschi e femmine con bambini, ha chiesto il permesso di soggiorno.
Molte persone avevano con sé solo la carta di identità italiana, altri il permesso di soggiorno, altri ancora né l'uno né l'altro.
Tutto l'episodio si è svolto accompagnato da frasi quali : "non ce ne frega niente della vostra carta di identità italiana" , "è finita la pacchia", "l'Italia non è più il Paese delle meraviglie".
Gli agenti hanno fatto salire tutti gli uomini su un cellulare, solo un uomo marocchino, mostrando la carta di identità italiana, si è rifiutato di salire, chiedendo di che cosa veniva accusato e che avrebbe fatto riferimento al suo avvocato. Gli agenti l'hanno lasciato andare.
Nessuno dei passeggeri rimasti sull'autobus è intervenuto, anzi, molte delle persone presenti, anche sui balconi delle case intorno e sui marciapiedi, hanno applaudito.
Ci aspettiamo che venga fatta chiarezza e che non si ripeta mai più un simile episodio in un Paese che si dichiara civile e democratico.
ASSOCIAZIONE ALMATERRA
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Gran chicca Emmaboshì.
Li conosco ma mai sentiti dal vivo.
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Camminando, come mio solito, nei pressi della stazione centrale di Bologna non ho potuto resistere alla tentazione di riportarvi questo still life che, insieme ad altri dello stesso shooting, componevano un mosaico di prelibatezze. Da notare la bottiglia di acqua Vera da 50cl. in alto.
Appetitoso no?
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forse la fotografia non rende, ma
ho provato un brivido pensando
che un umano (non costretto e addirittura pagando) possa deglutire quelle cose.
ma forse il tuo intento era un altro.
si, era sicuramente un altro...
ma se non era provocatorio vorrei fregiarmi, da questa foto in poi, del titolo di Lord Brummell della
cucina (Luca permettendo)
Se vabbè....e allora io chi sono? Nostra Signora Maria Antonietta del Riso al Vapore?
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Per due persone: tagliare a rondelle sottili una zucchina chiara possibilmente di grande diametro. Salare le rondelle e lasciarle riposare per una decina di minuti, eliminando così l’acqua di vegetazione. Intanto private della testa e del carapace una decina di gamberi di media grandezza, eliminando il budellino nero.
In una padella larga fate imbiondire in olio extravergine di oliva uno spicchio di aglio. Lavate il sale dalle rondelle di zucchina. Asciugatele e inseritele nella padella. Cuocete a fuoco vivace, rimestandole con il cucchiaio di legno. A metà cottura aggiungete i gamberi.
A cottura quasi ultimata aggiustate eventualmente di sale e versate nella padella un po’ di aceto bianco. Fate evaporare, spegnete la fiamma e amalgamate il tutto con un trito fine di mentuccia fresca.
Lasciare intiepidire e servite come antipasto.
Etichette: {Retrogusto}
Uno di questi giorni devo ricordarmi di inserire la mia ricetta del riso al vapore con pollo.
Poi mi fai sapere....attenzione perché se NON soffri di colite potrebbe farti male.
non ti preoccupare, cara mag
soffro di colite dall'età di
13 anni...
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Oggi è giusto che renda merito al mio ferro, qui ritratto in piazza Maggiore.
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